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Torna la stagione dei giochi da tavolo: riscopriamo 3 classici orientali

gioco domino

Torna l'autunno e poi arriva l'inverno, le giornate si accorciano sempre più e intanto riscopriamo il piacere di passare le serate in casa, magari in compagnia degli amici.

 

Ricordiamoci, allora, che questa è la stagione giusta per ritrovarsi tutti insieme intorno ad un gioco da tavolo, per quelle sfide stimolanti che fanno volare il tempo, tra chiacchiere, allegria e un pizzico di sana rivalità. Oltre ai classici giochi di società divertenti o perfetti da portare con sè in viaggio, spingendoci verso oriente e lontano nel tempo troviamo una serie di giochi davvero sorprendente. Ce ne sono tre, provenienti dalla Cina, che daranno sicuramente un sapore originale alle vostre serate in compagnia.

 

Sono lo Shanghai, il Domino e il Go, passatempi di abilità, logica e strategia, come ad esempi Risiko, che da sempre esercitano un fascino particolare su giocatori di ogni età e le cui origini si perdono nella notte dei tempi, quando il fatto stesso di praticarli aveva qualcosa di magico. Dato che si tratta di giochi molto diversi tra loro e con differenti gradi di difficoltà, cercheremo di presentarveli in breve. In questo modo, se non li conoscete già, potrete scegliere quello più adatto per le vostre serate. Gli ospiti saranno piacevolmente sorpresi e apprezzeranno la novità.

Shanghai

L'origine di questo gioco è incerta. C'è chi dice sia nato in Cina tanto tempo fa, quando i bastoncini servivano per predire il futuro, e chi sostiene sia più recente. Di certo, lo Shanghai è piuttosto immediato e adatto anche ai bambini.

 

Come si gioca

 

Consiste nel far cadere sul tavolo 41 bastoncini decorati con strisce di colore diverso che ne indicano il valore in punti. Poi, ogni partecipante, a turno, deve sfilare dal mucchio il maggior numero di bastoncini che può, uno alla volta senza muovere gli altri, altrimenti la mano passa al giocatore successivo. Nella difficile operazione di cattura degli shanghai, ci si può aiutare con i bastoncini già recuperati, usandoli come delle bacchette . Quando tutti i pezzi sono stati raccolti, vince chi ha totalizzato più punti. Nonostante le regole siano molto semplici, questo gioco richiede attenzione e delicatezza ed è un buon passatempo per esercitare la concentrazione e la manualità.

Domino

Nato in Cina nel XII secolo come strumento divinatorio, divenne poi un gioco. Furono gli arabi ad introdurlo in Italia. Successivamente, arrivò in Francia e poi si diffuse in tutta Europa. Il set di gioco si compone di 28 tessere o più, tradizionalmente in legno, ciascuna con una faccia divisa in due aree, ognuna delle quali riporta dei pallini ad indicare un numero.

 

Come si gioca

 

Normalmente, si gioca in due, tre o quattro persone. Inizialmente, si dispongono i mattoncini a faccia in giù sul tavolo e se ne distribuiscono 7 a testa se si gioca in due, 6 se si è in tre, 7 ciascuno se i partecipanti sono quattro. Si può praticare anche in cinque o in sei, dando rispettivamente 5 e 4 pezzi ad ogni giocatore.

 

Le tessere avanzate si lasciano coperte sul tavolo. Inizia chi ha il doppio più alto, disponendo il primo pezzo a faccia scoperta.

Il turno procede in senso orario e ciascun giocatore deve disporre una tessera ad ogni mano, collegandone un lato con il lato di una di quelle già sul tavolo che riporti lo stesso numero.

Se il giocatore che è di mano non ha un pezzo da agganciare e si sta giocando in 4, passa il turno, altrimenti, deve continuare a pescare tessere e ad aggiungerle alle proprie finché non ne trova una da poter usare.

Vince chi finisce le tessere per primo o chi rimane con meno pallini.Il gioco non ha un grado di difficoltà elevato ed è perfetto sia per i ragazzi che per gli adulti in cerca di un passatempo non particolarmente impegnativo.

GO

Nato in cina almeno 2500 anni fa, si dice che il Go sia il più antico dei giochi ancora praticati. Si gioca in due.

 

Come si gioca

 

Ogni giocatore ha delle pietre, uno bianche e l'altro nere. Inizia il nero, appoggiando la prima pietra sulla scacchiera. A differenza della dama e degli scacchi, non si posizionano i propri pezzi all'interno dei quadrati ma sui punti di intersezione tra le righe che li compongono. A turno, ogni giocatore mette una pietra su un incrocio. Pietre dello stesso colore adiacenti formano un gruppo, che può espandersi di mano in mano, finché non incontra un'intersezione occupata da una pietra di colore diverso. Quando un gruppo di pietre non può più espandersi perché tutti gli incroci circostanti sono occupati dall'avversario, viene catturato ed eliminato dalla scacchiera. In pratica, lo scopo del gioco è bloccare l'avversario, accerchiando e catturando i suoi gruppi di pietre.

Quando un giocatore passa, l'altro può continuare a giocare. Quando si arriva al punto in cui entrambi i giocatori non possono procedere, vince chi ha il maggior numero di intersezioni ancora libere adiacenti alle proprie pietre. Tra i tre giochi proposti, il Go è quello che richiede maggior concentrazione e capacità strategica. Partite più lunghe e difficoltà più elevata lo rendono una valida alternativa agli scacchi per gli adulti e un buon passatempo educativo per i ragazzi.

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