Come insegnare ai bambini le emozioni attraverso il gioco
Aggiornato il 22 Marzo 2023di Alessandra Caldato
Per i bambini, ogni giorno è una piccola o grande scoperta.
Tutto quello che fanno, ogni cosa che vedono o azione che compiono gli insegna qualcosa. E giorno dopo giorno, crescono e imparano a conoscere il mondo e sé stessi. Questo avviene anche e soprattutto attraverso il gioco, che rimane la loro principale attività quotidiana.
Il gioco può dunque essere letto anche in chiave educativa e formativa, per favorire l’apprendimento e la comprensione.
Tra questi, ci sono i giochi pensati appositamente per aiutare i bambini a comprendere e gestire le proprie emozioni. Divertimento, eccitazione, rabbia o magari noia: attraverso il gioco, le emozioni vengono esplorate e capite!
Ma come avviene questo passaggio e perché dovremmo proporre questo tipo di giochi ai nostri bambini?
La comprensione delle emozioni comincia da piccoli
Le emozioni nascono in modo spontaneo e involontario come risposta ad eventi esterni. Non si sceglie se provare un’emozione, si prova e basta!
Se da adulti riusciamo in qualche modo a gestire e modulare queste reazioni, nei bambini fluiscono all’esterno senza freni né filtri. E in alcuni casi possono generare conflitto e disagio, portando il bambino a non sapere come comportarsi.
La capacità di riconoscere le emozioni e viverle in modo consapevole, ci aiuta a comprendere ciò che accade dentro e intorno a noi. E di conseguenza ci rende più sicuri di noi e più pronti ad affrontare la quotidianità.
Ecco perché è importante iniziare fin da piccoli a conoscere le diverse emozioni.
Imparare le emozioni con il gioco
Il gioco è lo strumento migliore per insegnare ai più piccoli che cosa sono le emozioni. Ci sono molte modalità di gioco attraverso cui i bambini entrano in contatto con le emozioni. Generalmente però il percorso che si segue, a seconda delle diverse fasi evolutive, percorre sempre gli stessi step.
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Dare un nome alle emozioni è il primo passo. Serve a capire quando ci troviamo in presenza di gioia, rabbia o tristezza e va di pari passo con lo sviluppo del linguaggio.
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Saper descrivere le emozioni aiuta il bambino ad approfondire la conoscenza delle stesse. Sono molti i giochi che aiutano in questo compito, favorendo appunto la comprensione e la comunicazione.
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Gestire le emozioni anche in situazioni difficili per il bambino è l’ultimo step. Sapere quello che si prova aiuta a interagire meglio con sé stessi e con gli altri, favorendo l’apprendimento dalle diverse situazioni emotive.
Conoscere le emozioni con il gioco è un percorso che all’inizio potrà apparire in salita ma che darà grandi soddisfazioni al bambino.
I tipi di gioco sulle emozioni sono molto diversi tra loro, ognuno adatto a una diversa fase di crescita del bambino. Per i più piccoli ci sono giochi di abbinamento e memoria. Per i più grandicelli ci sono giochi di finzione, in cui si inventano storie e scenari per raccontare le emozioni in modo più approfondito.
Inoltre, c’è da considerare che il gioco e le emozioni sono strettamente connessi. Proprio durante l’attività i bambini provano divertimento, preoccupazione, noia, eccitazione o sorpresa. Rendersene conto è un altro modo per familiarizzare con le emozioni durante il gioco.
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