Giovanni Guareschi e l'Italia popolare del dopoguerra
Aggiornato il 07 Febbraio 2023
Tra gli scrittori italiani più venduti nel mondo Giovanni Guareschi nasce vicino a Parma nel 1908. Giornalista, scrittore, umorista, fu il fondatore insieme a Giovanni Mosca e Giaci Mondaini, del settimanale umoristico “Candido”. Il nome di Giovanni Guareschi è legato alla celebre serie di opere sui personaggi di don Camillo e Peppone. Nel corso della sua vita ha scritto libri prevalentemente umoristici, tra i quali “Il destino si chiama Clotilde” (1942), Diario clandestino (1946), Lo zibaldino (1948). Ma è sopratutto grazie ai personaggi come Don Camillo e Peppone che Giovanni Guareschi ci ha lasciato un racconto dell’Italia popolare del dopoguerra. Infatti, con una buona dose di ironia e di gusto per il pittoresco, Giovanni Guareschi passava dalle parrocchie alle case popolari, mettendo in mezzo gli schieramenti politici. In particolare i democristiani e i comunisti.
Don Camillo di Giovanni Guareschi
Il mondo della Bassa, irruente e sanguigno, e i due protagonisti, il parroco don Camillo - a volte intemperante nella sua missione pastorale - e il sindaco comunista Peppone, pronto a ignorare - nei casi di coscienza - le direttive di partito. Il primo libro della saga di don Camillo e Peppone comincia nell'immediato dopoguerra: fra rivalità e dispetti continui, sfide etiche e proclami di ultimatum mai eseguiti, Giovanni Guareschi dipinge con grande umanità i conflitti tra Stato e Chiesa, le passioni politiche e la vita semplice di un immaginario paesello padano "tra il Po e l'Appennino".
Don Camillo
Il compagno don Camillo
II sindaco Peppone un giorno chiede aiuto al curato del paese per incassare dieci milioni vinti al Totocalcio. Non può farlo alla luce del sole: cosa direbbero i compagni di un capo comunista che gioca la schedina e vuole tenersi tutto quel denaro? Così don Camillo mette in piedi un piano infallibile: ricattare Peppone minacciandolo di rivelare il suo segreto, a meno che... A meno che il sindaco non accetti di portarlo con sé in un viaggio d'istruzione nel paradiso dei lavoratori: l'Urss. Inizia così l'avventura avvincente di don Camillo che, travestito da compagno Tarocci, parte alla scoperta della patria gloriosa del socialismo.
Il compagno don Camillo
Don Camillo e il suo gregge
Nel loro paesello della Bassa Peppone e don Camillo continuano, negli anni dell'immediato dopoguerra, il loro conflitto privato fatto di avventure, vendette, scherzi, strategie opposte e complementari. Perché, si sa, spesso gli estremi sono così estremi che si ricongiungono dall'altra parte. Così può capitare che i due escano dalle cabine elettorali e non si sappia chi abbia fatto la croce sul PCI e chi abbia consegnato la scheda bianca, oppure addirittura che nascondano insieme un carro armato, ingombrante ricordo della guerra da poco finita.
Don Camillo e il suo gregge
Ciao, don Camillo
Una raccolta di racconti di quel "Mondo piccolo" che Giovannino Guareschi ha animato con i personaggi ormai leggendari di don Camillo e Peppone, il prete della Bassa padana agguerrito e sincero in eterno conflitto con il sindaco del paesello, comunista convinto. Le loro passioni, i litigi e le fedi politiche e religiose si mescolano a un affollato e colorato universo di personaggi pieni di umorismo, che raccontano di un'Italia contadina genuina e pratica, solidale e ricca di buoni sentimenti e onestà. Dall'esame di quinta elementare di Peppone all'ultimo racconto della raccolta, in cui i due acerrimi nemici-amici si ritrovano fianco a fianco nell'aldilà.
Ciao, don Camillo
Don Camillo e don Chichì. Don Camillo e i giovani d'oggi
Negli anni del dopo Concilio e della riforma liturgica, un fermento di rinnovamento attraversa anche il Mondo piccolo degli eroi di Guareschi. Don Camillo deve ora dividere la canonica con un pretino progressista mandato dal Vescovo: don Chichì. E' un sacerdote moderno, spregiudicato, disinvolto e va in giro parlando di "dialogo", "distensione", "comprensione". Sono altri però il "dialogo" e la "comprensione" cui fa riferimento don Camillo che, come se non bastasse, deve pure cercare di capire cosa si nasconde dietro lo spirito ribelle della scapestrata nipote Cat. A Peppone le cose non vanno meglio: la sua retorica rivoluzionaria non convince più, la frangia maoista gli dà problemi e il figlo Michele sta mettendo sottosopra il paese.
Don Camillo e don Chichì. Mondo piccolo. Don Camillo e i giovani d'ogg...
Don Camillo e don Chichì. (Don Camillo e i giovani d'oggi)
Questa serie di racconti di "Mondo piccolo", pubblicata a puntate su "Oggi", con alcuni tagli e modifiche, nel 1966, e raccolta in volume uscito postumo nel 1969 con il titolo "Don Camillo e i giovani d'oggi", viene ora riproposta nella sua versione integrale, con l'aggiunta di un intero capitolo inedito, e con il titolo voluto dall'autore: "Don Camillo e don Chichì". Don Camillo deve condividere la canonica con un pretino progressista mandato dal vescovo: don Chichì. A Peppone le cose non vanno meglio: la frangia maoista del partito gli dà continui grattacapi. E in più: problemi familiari per entrambi.
Don Camillo e don Chichì. Mondo piccolo. Don Camillo e i giovani d'ogg...
L'anno di don Camillo-Mondo piccolo
Don Camillo e Peppone, una delle coppie più celebri della letteratura italiana contemporanea, ci propongono altri capitoli delle loro imprese. Tutto è lecito per raggiungere il loro scopo salvo dimenticare l'amicizia, il buon senso, la profonda umanità che li anima. Il grande fiume che scorre pacifico, il piacere di incontrarsi di nuovo con due personaggi ormai a tutti noti.
L'anno di don Camillo-Mondo piccolo
Don Camillo, un pastore con l'odore delle pecore
Una rilettura dell'opera di Guareschi, del quale si ricorderanno nel 2018 i 110 anni dalla nascita e i 50 anni dalla morte. A novembre 2015 papa Francesco ha citato don Camillo come modello di prete-pastore per il mondo di oggi.
Don Camillo, un pastore con l'odore delle pecore
Don Camillo, il vangelo dei semplici
Dodici racconti di Don Camillo tra i più divertenti, che richiamano episodi del Vangelo, quello dei semplici appunto. La struttura del libro prevede un brano evangelico di riferimento, il racconto di Guareschi ed un contributo da parte di esperti e appassionati guareschiani: alla chiamata hanno risposto Giorgio Torelli, Inos Biffi, Giovanni Lugaresi, oltre agli stessi curatori del volume.
Don Camillo, il vangelo dei semplici