Premio Strega 2024, vince L'età fragile di Donatella Di Pietrantonio: ecco i 12 libri finalisti

Tra i premi letterari più importanti, il Premio Strega ogni anno porta alcuni libri finalisti e autori in cima alle classifiche: se vuoi restare aggiornato sui 12 finalisti dell’anno in corso e leggere i romanzi prima che venga decretato il podio dei 5 vincitori di quest’anno ecco i titoli da non perdere.

Il Premio Strega è un concorso letterario annuale che va ad eleggere un libro pubblicato in Italia e risulta uno dei riconoscimenti più prestigiosi del Belpaese. Dal 1947, ogni anno, una serie di libri viene selezionata per gareggiare come finalisti per questo prestigioso riconoscimento.

A vincere l'edizione di quest'anno è stata Donatella Di Pietrantonio con L'età fragile.

Qui di seguito tutti e 12 i libri finalisti che meritano di essere letti.

Chi conosce la scrittura di Donatella Di Pietrantonio sa quanto sia graffiante con le parole, tanto da riuscire a far sentire il peso di un’occhiata anche solo attraverso le pagine scritte. Il romanzo parla di fragilità: evidenzia come ad ogni età corrispondano paure diverse. Generazioni diverse a confronto e in modo particolare una madre e una figlia che, nonostante i silenzi, provano a comprendersi.

Si va indietro nel tempo con il romanzo di Sonia Aggio: il protagonista è un soldato che diventa imperatore nel periodo bizantino. Le pagine raccontano dall’infanzia in cui il grande condottiere perde prima l’amico e poi il padre per poi essere mandato dagli zii per volere della madre. Seppur in battaglia sia valoroso, dentro di sé custodisce tormenti. Non perderlo per la combo perfetta tra l’ambientazione storica fedele e l’analisi psicologica.

Il romanzo racconta di Adelaida Gigli, una delle figure più importanti della storia argentina del secolo scorso. La donna, è passata alle pagine di storia per aver fornito riparo e nascondiglio a dissidenti, fornendo persino loro armi. Non ha mai avuto paura di opporsi e ribellarsi, lottando fermamente contro censura e dittatura. Una figura femminile forte che ti conquisterà, pagina dopo pagina.

Se credi fortemente nell’amicizia, il libro di Paolo Di Paolo ti conquisterà: fin dalle prime pagine parla di Mauro Barbi, un uomo che ha deluso un vecchio amico, arrivando persino a tiranneggiare in modo ingiusto. Il suo rammarico più grande? Essersi fatto dimenticare o forse, ancor peggio, ricordare solo per cose sbagliate. Una storia emozionante in cui il protagonista, uno storico, prova ad aggiustare i ricordi che gli altri mostrando il proprio punto di vista.

L’abilità di Tommaso Giartosio in Autobiogrammatica è quella di saper raccontare la lingua in un modo nuovo: non tanto dal punto di vista sintattico e linguistico, quanto più come l’origine della coscienza del mondo. Racconta come se fosse un romanzo di formazione e allo stesso tempo un memoir la propria cronaca familiare, regalandoti un vero e proprio autoritratto unito ad un dizionario che mixa pubblico e privato.

Antonella Lattanzi, nel suo libro finalista al Premio Strega parla di una coppia: Antonella e Andrea. Innamorati, desiderano tanto avere un figlio. Sembrerebbe una storia come tante altre, ma non sempre le cose vanno come si spera. Tutto ciò che può andare storto, lo farà. Ed ecco che i protagonisti iniziano a non raccontare per proteggere la propria vergogna o forse il troppo dolore. Tra le pagine, ti emozionerai e inizierai a provare una forte empatia.

Con questo libro, Valentina Mira desidera parlare di attualità, seppur facendo un balzo indietro nel tempo. Il romanzo, viene considerato dai critici letterari come un manifesto di odio antifascista. Ambientato a Roma, e più precisamente nel ‘78 davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano nel quartiere Appio, narra dell’uccisione di due attivisti di destra trasformati in eroi intoccabili. Qualche anno più tardi, nell’87 Mario Scrocca, un attivo militante di sinistra, viene arrestato per poi essere ritrovato impiccato in una cella di Regina Coeli. Le pagine non vogliono essere una conversazione politica, ma raccontare di come un amore e una vita possano essere spezzati da una sensazione di disincanto collettiva fino ad entrare a far parte dell’oblio. Ti piacerà se ami le ricostruzioni storiche mixate con la parte umana.

Forse ricorderai il fenomeno di “100 colpi di spazzola prima di andare a dormire”; la scrittrice, che ha rivoluzionato nel 2003 il mondo della scrittura con qualcosa di assolutamente nuovo per il panorama italiano torna, e lo fa con un titolo candidato ai Finalisti del Premio Strega. I temi? Autodistruzione, erotismo, famiglia ma soprattutto soldi. Un romanzo a tratti femminista, che solleva questioni di genere. La scrittura matura e a tratti cinica ti conquisterà.

Il tema raccontato è quello della pandemia di Xylella che ha colpito gli storici ulivi pugliesi, mettendo in difficoltà tantissime famiglie con un dramma tanto ecologico quanto sociale. Ambientato a Gallipoli, racconta in modo tecnico ma anche emotivo il legame dell’ulivo con quella regione e soprattutto raccoglie le parole di negozianti, agricoltori e frantoiani che cercano di salvare le proprie attività. Lo amerai, andando a scoprire quella che è la storia di uno dei prodotti dell’eccellenza italiana più amati persino all’estero.

Un tuffo indietro nel tempo fino all’ottobre del 1945. Raffaella Romagnolo ci porta a rivivere uno dei momenti storici più forti e ancora terribilmente attuali. Protagonista è la Maestra Gilla che sembra tirare un sospiro di sollievo vedendo una scuola che fino a qualche settimana prima era dominata dai nazisti; ti conquisterà per il numero incredibili di voci che raccontano la storia degli anni della guerra, tra episodi storici e familiari. E se ami i gatti… sappi che un adorabile felino avrà un ruolo cruciale.

Il romanzo di Chiara Valerio ha come protagonista Vittoria, una donna che muore apparentemente per un incidente nella propria vasca da bagno. Co-protagonista l’avvocato Lea Russo che non crede assolutamente a questa versione. Ti conquisterà e ti farà riflettere se anche tu pensi che non sappiamo degli altri nulla al di fuori di ciò che loro vogliono si sappia.

Nei libri, siamo spesso abituati a leggere di legami tra madre e figli ma quello di Dario Voltolini, con la sua scrittura caratteristica e illuminata vuole porre l’attenzione in quello tra padre e figlio. Un macellaio, viene osservato nel suo lavoro dal proprio bambino che cresce insieme a lui finché la malattia non prende il sopravvento e il ragazzo, ormai 20enne, unisce devozione e sofferenza nel vedere il naturale passaggio della vita. Ti sbalordirà tra immagini crude e un profondo intimismo.