Scaldabagno elettrico: guida all'utilizzo corretto
Aggiornato il 06 Maggio 2024di Redazione Consigli.it
Sempre più persone si orientano verso la scelta dello scaldabagno elettrico per la propria abitazione: il prossimo potresti essere proprio tu! Si tratta di un dispositivo essenziale per avere l'acqua calda in casa e nella sua versione elettrica si dimostra di facile installazione e pratico per essere usato da poche persone così come da nuclei numerosi. Inoltre, piace tanto anche perché contribuisce a tagliare la bolletta. Se vuoi saperne di più sullo scaldabagno elettrico, la guida all'utilizzo corretto qui di seguito è ciò che fa proprio al caso tuo!
In questo articolo
- Come scegliere lo scaldabagno elettrico
- Quale scaldabagno scegliere per 2, 4 o più persone?
- Differenze tra scaldabagno e boiler
- Come utilizzare lo scaldabagno elettrico per risparmiare?
- Dove installare lo scaldabagno elettrico
- Come fare la manutenzione dello scaldabagno elettrico
- Qual è lo scaldabagno che consuma meno?
- Quante docce con uno scaldabagno da 50 litri si possono fare?
- Quanto tempo impiega uno scaldabagno da 80 litri a scaldare l'acqua?
Come scegliere lo scaldabagno elettrico
La questione è seria: come scegliere lo scaldabagno elettrico migliore per le tue esigenze? Facile: leggendo questa guida in pochi minuti! Al suo interno abbiamo raccolto le informazioni base che ti servono per orientarti e decidere quale apparecchio montare a casa. T'interesserà, senza dubbio, sapere qual è la capacità adatta dello scaldabagno, se preferire un modello istantaneo o un boiler ad accumulo e i consigli strategici per risparmiare, cominciando dalla sua collocazione, così come ti spiegheremo i passaggi base per una corretta manutenzione dello scaldabagno, volta a prolungarne l'efficienza. Non esitare! Inizia subito a decidere quali sono le tue priorità per coniugare basso consumo ed efficienza dello scaldabagno.
Quale scaldabagno scegliere per 2, 4 o più persone?
Tra le prime questioni da prendere in considerazione, prima dell'installazione, c'è il volume, in litri, del dispositivo casalingo per scaldare l'acqua. Considerando una famiglia media, quale scaldabagno scegliere per 2, 4 o più persone? Ragionare in questi termini è corretto, poiché gli esperti del settore stimano che occorrano, in media, più o meno 30 litri di acqua a persona. Ne consegue che per 2 persone potrebbe essere sufficiente uno scaldabagno elettrico da 80 litri, arrivando fino a 100 litri. Per un nucleo di 4 persone, invece, si possono raggiungere anche i 150 litri. Ad ogni modo, bisogna sempre valutare le esigenze individuali relative al consumo d'acqua periodico.
Differenze tra scaldabagno e boiler
Nella scelta di elettrodomestici e dispositivi per la casa, si teme spesso d'inciampare nei tecnicismi: ad esempio, capire le differenze tra scaldabagno e boiler. Nessun problema! Infatti, non si tratta di un concetto complicato, anzi, il contrario. Semplicemente, si parla di boiler quando ci si riferisce a uno scaldabagno con serbatoio, ossia ad accumulo. I boiler, all'atto pratico, adoperano continuamente la loro potenza, di giorno e di notte: ciò si traduce in acqua sempre calda presente nel serbatoio.
Uno scaldabagno, invece, può essere considerato un dispositivo istantaneo. In poche parole, lo scaldabagno si attiva solo quando l'utente apre o utilizza l'acqua calda, oggi diremmo "on demand", sfruttando un'analogia con un termine solitamente usato in altri contesti. Tale azione, e configurazione, consente un discreto margine di risparmio energetico rispetto al boiler e al suo sistema di accumulo.
Come utilizzare lo scaldabagno elettrico per risparmiare?
Le bollette alte, si sa, non fanno piacere a nessuno, nemmeno all'ambiente: allora, come utilizzare lo scaldabagno elettrico per risparmiare? La prima regola per tenere a bada i consumi e l'impatto sull'ecosistema sembra banale ma resta determinante: controllare l'etichetta energetica dello scaldabagno che si vorrebbe installare. La scelta migliore dovrebbe essere quella che ricade su modelli di classe A+++, progettati per contenere il dispendio energetico mantenendo quanto più elevate possibili le prestazioni. Potrebbe trattarsi di apparecchi che hanno un prezzo maggiore sul mercato: tuttavia, dovrebbe essere ammortizzato in breve tempo grazie al risparmio che portano all'utente finale.
Non è tutto: ci sono altri "stratagemmi" per combattere gli sprechi, oltre ad accertarsi dell'efficienza energetica dello scaldabagno elettrico. Ad esempio, scegliere un dispositivo con il timer e che includa la possibilità di effettuare il caricamento notturno, quando i costi dell'energia si abbassano, può permettere di ridurre l'impatto sulla bolletta.
Inoltre, forse non tutti sanno che, installare lo scaldabagno vicino alla doccia, ai lavandini e alle utenze idriche da cui si ha necessità di prelevare acqua calda, evita l'eccessiva dispersione del calore. La stessa che aumenta in proporzione all'ampliarsi della distanza tra lo stesso dispositivo e i suddetti elementi.
Dove installare lo scaldabagno elettrico
La posizione dello scaldabagno è un fattore rilevante, sia per garantirne le funzionalità del meccanismo, sia per l'impatto sui consumi energetici della casa. In merito a dove installare lo scaldabagno elettrico, come anticipato poc'anzi, il posto perfetto è in prossimità della doccia, della vasca da bagno, dei lavandini più utilizzati e via dicendo. In questo modo, l'acqua calda arriverà molto celermente, con un minore dispendio di energia.
Il luogo adatto all'installazione dello scaldabagno elettrico è anche un muro, o un ambiente, che abbia un elevato grado d'isolamento termico. Le pareti completamente esposte all'esterno, fredde e magari esposte alle intemperie, possono provocare sbalzi di temperatura e abbassare le prestazioni dello scaldabagno. Inoltre, si provocano anche dispersioni di calore ed energia, che faranno "soffrire" anche la bolletta.
Come fare la manutenzione dello scaldabagno elettrico
Per evitare malfunzionamenti, o addirittura la sua rottura, dovresti sapere come fare la manutenzione dello scaldabagno elettrico. Innanzitutto, si tratta di un'operazione da eseguire almeno una volta l'anno in località in cui l'acqua non contiene più calcare della media. Altrimenti, la manutenzione andrebbe intensificata con cadenza semestrale.
L'acqua fredda viene immessa nello scaldabagno dove una resistenza a serpentina la scalda, alimentata da una scheda. In termostato ha una sonda che sta nell'acqua della cisterna dello scaldabagno. Ne consegue che gli elementi del dispositivo a contatto con l'acqua sono soggetti all'aggressione del calcare. Per pulire a dovere lo scaldabagno elettrico bisogna concentrarsi, quindi, sulla sonda, la resistenza e, poi, le guarnizioni e l'anodo.
All'occorrenza, bisognerà svuotare lo scaldabagno. Per prima cosa va staccata l'alimentazione elettrica, quindi va chiuso l'ingresso dell'acqua e scaricata nei sanitari quella contenuta nel serbatoio, semplicemente aprendo un rubinetto, la doccia, ecc. Fatto ciò, si apre la valvola di scarico.
Per rimuovere le incrostazioni dalla resistenza sarà sufficiente immergerla in un prodotto anticalcare, di quelli che si usando anche per le pulizie casalinghe, lasciarlo agire qualche minuto e poi raschiare eventuali accumuli ostinati. In caso di danneggiamento eccessivo, resistenza e anodo vanno sostituiti: un tecnico specializzato può valutare tale evenienza.
Quando si dice che prevenire è meglio che curare, vale anche per la manutenzione di uno scaldabagno elettrico. Infatti, per evitare l'eccessiva formazione di calcare, è sempre buona norma installare nel punto d'ingresso dell'acqua un dosatore di polifosfati. Questo dispositivo farà in modo che in calcare non si accumuli all'interno dello scaldabagno, bensì sgorghi dalle utenze idriche. Installare il dosatore ha un costo contenuto e, a fronte di questa piccola spesa in più, sarà possibile garantire lunga vita allo scaldabagno elettrico di casa.
Qual è lo scaldabagno che consuma meno?
L'obiettivo è sempre quello di fare la scelta più vantaggiosa e performante per avere l'acqua calda sanitaria in casa: allora, qual è lo scaldabagno che consuma meno? La risposta è: lo scaldabagno elettrico, sì proprio lui! Non a caso è, attualmente, la tipologia in maggior misura installata nelle abitazioni.
In particolar modo, tra le tipologie di questo essenziale dispositivo, lo scaldabagno elettrico istantaneo si rivela più incline al risparmio energetico rispetto a quello con accumulo, cioè il famigerato boiler. Questo macchinario si attiva solo quando avviene la richiesta di acqua calda, concentrando il dispendio di potenza per breve tempo ed esclusivamente all'occorrenza. Al contrario di un boiler che, per mantenere costantemente calda l'acqua immagazzinata, ha bisogno di molta più energia.
Quante docce con uno scaldabagno da 50 litri si possono fare?
Apparentemente, uno degli aspetti che rende più difficile la scelta dello scaldabagno è la sua capienza. È così che torniamo un po' tutti bambini alle prese con i problemi aritmetici e, non di rado, ci poniamo domande del tipo: quante docce con scaldabagno da 50 litri si possono fare?
Per una risposta netta intervengono molte varianti, tali da renderla, di fatto impossibile. Se si considera che per una doccia mediamente veloce occorrono circa 25 litri d'acqua, sarà possibile assicurarsene un paio. Tuttavia, uno scaldabagno attuale può garantire una riserva d'acqua anche per oltre 40 minuti, così da permettere fino a 3 docce.
Come spiegato in precedenza, lo scaldabagno elettrico va scelto in base al numero di persone che abitano una casa: le taglie più piccole (ad esempio fino a 100 litri) sono adatte a massimo 2 persone che possono alternarsi in doccia.
Quanto tempo impiega uno scaldabagno da 80 litri a scaldare l'acqua?
Altra curiosità che può trasformarsi in un'informazione utile: quanto tempo impiega uno scaldabagno da 80 litri a scaldare l'acqua? In questo caso, la variante è la potenza della resistenza: tanto è maggiore, meno tempo ci vorrà (però aumenteranno anche i consumi energetici).
Ponendo di possedere uno scaldabagno elettrico con resistenza da 1,2 kW, potrebbero volerci dalle 2 alle 3 ore per ottenere acqua calda a 60 gradi. Un modello da 80 litri è da considerarsi un dispositivo con una capacità commisurata per un paio di persone massimo. Per nuclei, o famiglie, più numerosi occorrerà installare uno scaldabagno che va da 100 litri a 150 litri: così, sempre a seconda del modello e della sua potenza, potrebbe impiegare più tempo a scaldare l'acqua.
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