Splendide note dai grandi del Jazz su vinile

di Maurizio Amore
Aggiornato il 22 Novembre 2022

Il buon vecchio vinile si prende la sua rivincita anche sulla musica jazz. In evidenza i grandi della musica "nera" in formato long playing.

La Giornata Internazionale del Jazz ha festeggiato il 30 aprile 2019 il suo anniversario. Una giornata all’insegna della musica jazz e della cultura insomma che si può continuare a celebrare magari ascoltando qualche classico del jazz su vinile. Grazie, infatti, alla sua incomparabile qualità del suono, il vinile è tornato già da qualche tempo a girare sui vecchi e i nuovi giradischi.

Secondo gli esperti, però, la rinascita del vinile non è affatto una sorpresa. Il pubblico che compra i vinili sarebbe costituito, infatti, da ragazzi fra i 18 e i 25 anni. Questi ultimi non hanno potuto conoscere direttamente l’epoca dei dischi in vinile. Infatti, li hanno potuti scoprire attraverso i loro genitori. Questa mania per il vinile può essere, comunque, spiegata da una qualità del suono più densa rispetto ad un MP3 che nasce “compresso”. Non solo. Può dipendere, inoltre, dal fatto che si compra un oggetto reale. È anche un altro modo di ascoltare la musica. Sembra, inoltre, che il fenomeno sia più di una semplice moda. La mania per il vinile è, comunque, esplosa per durare nel tempo. Al giorno d’oggi le aziende hanno, inoltre, ricominciato a produrre giradischi, di ogni tipo anche dotati di bluetooth. Forse il vinile non sarebbe mai scomparso se le case discografiche stesse non avessero organizzato vent’anni fa i suoi funerali. Infine, collezionare vinili nella propria casa può essere, inoltre, la scusa ideale per riascoltare le più belle canzoni che a 78, 45 o 33 giri al minuto hanno fatto la storia del jazz, un linguaggio universale che si esprime in forma libera rispettando le diversità e le ricchezze altrui.