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Piano cottura a induzione: come usarlo bene e mantenerlo pulito

Aggiornato il 07 Maggio 2024
di Redazione Consigli.it
Piano cottura a induzione come usarlo e pulirlo
Moderno, pratico e anche bello da vedere in una cucina di design: scopri come funziona il piano cottura a induzione, le istruzioni per pulirlo e le sue caratteristiche.

I piani cottura a induzione si affermano sempre più come alternativa alle cucine a gas. Dalla loro parte hanno molti vantaggi, tra i quali una maggiore sicurezza e, aspetto non secondario, anche un migliore aspetto estetico. Si adattano perfettamente ad ambienti di design contemporaneo, così come a quelli più classici, donando un tocco avanguardistico alle cucine rustiche. Inoltre, installare tale soluzione in casa può voler dire risparmiare energia e, di conseguenza, fare economia sulle bollette! Si tratta davvero della scelta migliore che puoi fare? Se vuoi saperlo, devi solo leggere questa guida al piano cottura a induzione: come usarlo bene e mantenerlo pulito. Siamo certi che alla fine avrai tutti gli elementi per valutarne l'acquisto.


In questo articolo
  • Come scegliere il piano cottura giusto per te
  • Pro e contro del piano cottura a induzione
  • Quanto consuma il piano cottura a induzione?
  • Come pulire il piano cottura senza rischiare di rovinarlo?
  • Quanti kW servono per un piano cottura a induzione?
  • Cosa succede se si usa una pentola normale su un fornello a induzione?
  • Cosa posso accendere contemporaneamente con 3 kW di potenza?

Come scegliere il piano cottura giusto per te

Sei a un bivio e hai proprio bisogno di sapere come scegliere il piano cottura giusto per te. Ebbene, qui di seguito abbiamo raccolto le valutazioni principali che dovresti fare per approcciarti a un piano cottura a induzione. Innanzitutto, soppesa bene i pro e i contro strettamente legati all'impiego di questo elettrodomestico, perché potrebbero davvero fare la differenza. Scopri anche come occuparti della sua manutenzione e, soprattutto, quanto consuma. Last but not least, sappi che cercheremo anche di dare risposta ad alcune "F.A.Q" riguardanti l'induzione, per completare le informazioni di cui puoi aver bisogno. Insomma, non ti resta che ritagliarti pochi istanti liberi per leggere questa guida utile per decidere quale sarà il futuro della tua cucina!

Pro e contro del piano cottura a induzione

Ogni volta che si è di fronte a una scelta, tra le prime cose da prendere in considerazione ci sono i benefici e gli svantaggi che tale preferenza può comportare. Allora, quali sono i pro e contro del piano cottura a induzione? Cominciamo dai vantaggi:

  • La grande funzionalità di un piano cottura a induzione ti permette di rendere più facili e rapide le operazioni ai fornelli. Non solo: l'induzione è valutata anche più sicura rispetto alle cucine a gas. Oltre a questo, spesso i piani cottura di questo tipo sono collegati senza fili alla cappa, che si attiva in maniera smart, è possibile scegliere la giusta temperatura di ogni singolo fornello in relazione alla pietanza o alla preparazione che si desidera fare, molti modelli sono dotati di funzioni per lo spegnimento automatico, timer, riconoscimento pentola e risparmio energetico.

  • È possibile ridurre i tempi di preparazione di cibi con i piani cottura a induzione. La dispersione del calore è ridotta e concentrata sotto ogni pentola in maniera ottimale. In questo modo gli alimenti si cuociono in modo molto più uniforme.

  • La sicurezza in cucina è maggiore con un piano cottura a induzione. Infatti, è possibile evitare fughe di gas metano o gpl, intossicazioni, fiammate e anche scottature, poiché ogni zona cottura si attiva solo quando riconosce il fondo ferroso della pentola, essendo magnetica. Insomma, se distrattamente appoggerai una mano sulla piastra non ti scotterai! C'è da dire, poi, che qualsiasi cosa disporrai sui fornelli non rischierà di cadere per la posizione instabile sulle griglie, presenti nelle cucine a gas.

  • La pulizia dei piani a induzione è facilitata: la lastra in vetroceramica che normalmente ricopre le piastre è liscia, priva d'insenature in cui può infilarsi cibo e sporco e difficile da rimuovere. Insomma, l'igiene ha tutto da guadagnare!

  • Una piastra a induzione si può installare senza fare lavori in muratura (come avviene, invece, per il tubo del gas), essendo dotata semplicemente di un cavo elettrico per l'alimentazione facile da spostare qualora si desiderasse spostare la parete dove si colloca la cucina. È un'ottima soluzione per moduli a isola, oltre che per piani di lavoro classici. I fornelli, poi, permettono di utilizzare pentole di qualsiasi forma e ampiezza: alcuni modelli di piani a induzione sono dotati di una funzione, di solito denominata "Bridge", che consente di sfruttare anche due piastre allineate in contemporanea con casseruole molto grandi.

Se quelli appena elencati sono i pro connessi all'uso delle piastre, è giusto essere informati anche sui contro:

  • il prezzo dei piani cottura a induzione è maggiore di quello delle cucine a gas. Possono costare anche il doppio, sebbene siano dotati di un'infinità di funzioni che i fornelli "tradizionali non hanno": si tratta, in effetti, di soluzioni completamente diverse.

  • La condensa che sviluppa la cottura a induzione è maggiore rispetto a quella dei fornelli a gas. Per non vedersi rovinare i pensili della cucina dall'umidità è consigliato installare speciali cappe "no-drop" a distanza adeguata. Anche tali cappe possono avere un costo maggiore rispetto ai modelli più diffusi. Per maggiori informazioni leggi la nostra guida all'acquisto delle cappe da cucina.

Servono pentole e padelle apposite per l'uso sul piano a induzione, poiché funziona solo con quelle in grado di sfruttare l'energia magnetica. Le pentole adatte sono, di solito quelle multistrato. Ne consegue che, passando da una cucina a gas a una a induzione, potrebbe essere necessario cambiare tutto il set di pentole che già si possiede.

Quanto consuma il piano cottura a induzione?

Il tema del risparmio energetico è sempre centrale, pertanto è logico chiedersi quanto consuma il piano cottura a induzione prima di decidere di adottarlo come soluzione per la cucina. Tuttavia, quantificare in modo netto i suoi consumi non è possibile a causa del prezzo oscillatorio dell'energia, sempre più influenzato da varianti come il libero mercato. Volendo fare un calcolo annuo medio, un piano cottura a induzione ad alto rendimento consuma circa 500 kW contro i 900kW circa di un fornello a gas di resa media. Ne consegue che, a fronte di un maggiore investimento iniziale, i piani cottura a induzione porterebbero a un risparmio energetico abbastanza consistente. Se connessi a un impianto a pompa di calore e fotovoltaico, che consente la completa eliminazione del gas in casa, la convenienza è ancor più accentuata.

Come pulire il piano cottura senza rischiare di rovinarlo?

Vorresti sapere come pulire il piano cottura senza rischiare di rovinarlo? È molto semplice: per la pulizia giornaliera basta utilizzare un panno di microfibra appena bagnato nell'acqua tiepida, quindi asciugare la lastra in vetroceramica sempre con una pezza morbida. Qualora si formassero macchie ostinate, incrostazioni e tracce di cibi carbonizzati, sono disponibili in commercio detergenti specifici e raschietti che non graffiano il piano. Insomma, la manutenzione è davvero facile e veloce rispetto ai fornelli a gas.

Quanti kW servono per un piano cottura a induzione?

Per prima cosa, quanti kW servono per un piano cottura a induzione? A tale questione si può rispondere che, in genere, i piani cottura a induzione vanno dai 3,7 ai 7,6 kW in totale. Tale potenza, poi, è suddivisa tra le diverse aree di cottura in maniera calibrata: ad esempio, si potranno trovare cucine con piastre da 1,4 kW, 2,2 kW e 2,4 kW.

Cosa succede se si usa una pentola normale su un fornello a induzione?

Come anticipato, per i piani a induzione occorrono delle pentole progettate apposta per essere utilizzate con tale tecnologia. Ma, se per caso ti sbagliassi e ti ritrovassi a poggiarne una tradizionale sulla lastra di vetroceramica, andresti incontro a grossi problemi? Insomma, cosa succede se si usa una pentola normale su un fornello a induzione? Non preoccuparti, l'unico effetto riscontrabile è che non si sviluppa calore, o ne arriverà pochissimo, quindi la cottura non avverrà.

 

In genere, le pentole che NON vanno bene per l'induzione sono quelle di terracotta, ceramica, vetro, ottone, rame e, in parte, quelle di alluminio. Alcuni piani cottura a induzione consentono l'uso di dischi adattatori, così da permettere di sfruttare il corredo di pentole che già si possiede. Tuttavia questo metodo riduce notevolmente l'efficienza del piano cottura a induzione e, in alcuni casi, i dischi possono rovinarlo.

 

Oggi è facile riconoscere padelle e pentole adatte all'induzione: sono dotate di un cartellino che lo specifica. In ogni caso, per essere certi della loro adattabilità, basta fare la prova con una calamita: se resta attaccata al fondo, allora si tratta di strumentazione da cucina compatibile.

Cosa posso accendere contemporaneamente con 3 kW di potenza?

Altra questione frequente: cosa posso accendere contemporaneamente con 3kW di potenza? Questa, infatti, è la potenza generata dalla maggior parte dei contatori domestici. Un piano cottura a induzione, com'è ovvio che sia, è progettato per integrarsi al meglio nell'uso quotidiano. Ciò significa che, di solito, mentre si cucina utilizzando tre piastre è possibile tenere attaccati tutti gli elettrodomestici fondamentali per una casa, come il frigorifero e il forno, insieme a TV e phon

Se, invece, hai una famiglia numerosa o vivi con diversi coinquilini, dunque pensi di utilizzare abbastanza spesso il piano cottura, potrebbe rivelarsi utile un aumento della potenza elettrica del contatore, ad esempio fino a 4,5 kW o 6 kW.

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