Mauro Corona, lo scrittore delle montagne
Aggiornato il 15 Dicembre 2022
Scrittore e artista italiano Mauro Corona è nato il 9 agosto del 1950 a Baselga di Piné. La sua carriera di scrittore inizia nel 1997 quando pubblica il suo primo libro “Il volo della martora”. Si trattava di una raccolta di storie di montagna di cui alcune erano già state pubblicate sul Gazzettino Nel 2003 arriva il primo libro edito da Mondadori Editore, intitolato “Nel legno e nella pietra”. Che siano romanzi, fiabe o racconti le opere di Mauro Corona celebrano la semplicità della vita di montagna, la bellezza di una natura incontaminata. Ma anche il rapporto dell'uomo con essa e la riscoperta delle tradizioni Anche la tematica del progresso economico e tecnologico rispetto all'ambiente e alla semplicità delle tradizioni è spesso presente nelle opere dello scrittore.
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La casa dei sette ponti
Sull'Appennino tosco-emiliano, non lontano dall'Abetone, c'è una valle stretta e tortuosa, e in fondo una casa, una piccola casa con il tetto coperto di plastica colorata e due comignoli che buttano fumo sempre, estate e inverno. Un industriale della seta torna ai boschi dove un tempo andava a far funghi e la vede, quella casa. Malgrado il fuoco acceso sembra disabitata. È incuriosito. Entra. E lì comincia la sua avventura, che lo strappa alla mesta quotidianità del danaro e del potere per precipitarlo dentro un vertiginoso delirio, che è prova e passaggio, alla scoperta di sé. Mauro Corona scrive una piccola grande storia che suona come un apologo ed è allegoria della condizione umana quando perde di vista la semplicità dei valori cardine
PERCHE' ACQUISTARLO: Immerge il lettore nella natura e fra i personaggi della storia
PERCHE' NON ACQUISTARLO: Storiella molto semplice, senza particolari colpi di scena
La casa dei sette ponti
La fine del mondo storto
Un giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il carbone e l'energia elettrica. È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato e i denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie. Gli uomini si guardano l'un l'altro. E ora come faranno? La stagione gelida avanza e non ci sono termosifoni a scaldare, il cibo scarseggia, non c'è nemmeno più luce a illuminare le notti. Le città sono diventate un deserto silenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzi e la musica dei locali. Rapidamente gli uomini capiscono che se vogliono arrivare alla fine di quell'inverno di fame e paura, devono guardare indietro, tornare alla sapienza dei nonni che ancora erano in grado di fare le cose con le mani e ascoltavano la natura per cogliere i suoi insegnamenti
PERCHE' ACQUISTARLO: Il libro fa riflettere sulle nostre dipendenze
PERCHE' NON ACQUISTARLO: Si sente la mancanza della caratterizzazione dei personaggi
La fine del mondo storto
Quasi niente
Quasi niente" ha il sapore antico delle storie narrate un tempo davanti al focolare. Storie che intrattenevano liberando sapienze semplici ed essenziali, di cui oggi si sente la mancanza. In quest'epoca frenetica dominata dai miti del successo, della vittoria a ogni costo e dell'arricchimento, Corona e Maieron portano un contributo diverso e spiazzante. Parlano di sconfitta, fragilità, desiderio, pace interiore, lealtà, radici, silenzio, senso del limite, amore, rievocando personaggi leggendari come Anna, Silvio, Menin, Tituta, Tacus, Orlandin, Cecilia, Tin, il trio Pakai e molti altri.
PERCHE' ACQUISTARLO: Un libro che offre molti spunti di riflessione
PERCHE' NON ACQUISTARLO: Un pò troppo melanconico e triste
Quasi niente
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Le voci del bosco
"Mauro Corona ci prende per mano e ci accompagna in una passeggiata attraverso i suoi boschi. Dalle pagine di questo piccolo libro, e dai disegni dell'autore che le arricchiscono, impareremo così che ogni albero, come noi, ha una struttura fisica, un carattere, una spiccata inclinazione. Accadrà che ci riconosceremo nell'elegante betulla, nel generoso cirmolo o nella tenacia dolente dell'ulivo nodoso. E ci capiterà anche di scoprire che ogni legno ha una sua "vocazione", che ogni essenza da il meglio di sé solo in alcune circostanze e per alcuni usi particolari.
PERCHE' ACQUISTARLO: Narrato con semplicità e precisione, rendendo la lettura rilassante
PERCHE' NON ACQUISTARLO: Lettura semplice e non impegnativa
Le voci del bosco
La via del sole
"Nessuno è tanto annoiato quanto un ricco" dice Mauro Corona parafrasando il grande poeta Iosif Brodskij, e lo sa bene il protagonista di questo romanzo, un ragazzo talmente abituato a ottenere tutto dalla vita che ormai da tutto è nauseato. Di ottima famiglia, ricchissimo e anche piuttosto affascinante, a nemmeno trent'anni è già uno stimato ingegnere cui non manca davvero nulla: ville, automobili, ma anche amici, donne e salute. Un eccesso di cose per lui sempre più opprimente... È per questo che di punto in bianco decide di dare una svolta radicale alla sua esistenza abbandonando il lavoro e rinunciando a ogni comodità per andare a vivere in una baita di montagna.
PERCHE' ACQUISTARLO: Una stupenda metafora sull'uomo moderno.
PERCHE' NON ACQUISTARLO: Parte bene ma, poi, si rivela un pò troppo ripetitivo
La via del sole
Nel muro
Nel fitto di un bosco di uno dei monti dell'Italia settentrionale un uomo ritrova una baita appartenuta ai suoi antenati. Decide di ristrutturarla, per andarci a vivere e sfuggire così alla crudeltà del mondo che lo circonda. Ma, mentre lavora, un colpo di piccone bene assestato cambia per sempre la sua vita. Dietro la calce, in un'intercapedine del muro, trova i corpi mummificati di tre donne. E si accorge che sulla loro carne sono stati incisi dei segni, quasi lettere dell'alfabeto di una lingua misteriosa e sconosciuta. Qual è la storia delle tre donne? Chi le ha nascoste lì? Qual è il terribile messaggio che quelle lettere vogliono comunicare? Ed è possibile che la cerva dagli occhi buoni che sbuca ogni sera dal bosco voglia davvero proteggere l'uomo e rivelargli qualcosa?
PERCHE' ACQUISTARLO: il libro affronta le angosce di un uomo legate ad un passato terribile
PERCHE' NON ACQUISTARLO: Molto difficile da “ digerire”
Nel muro
Vajont: quelli del dopo
Fu come un colpo di falce. Il 9 ottobre 1963, alle 22.45, duemila persone e un intero paese furono cancellati per sempre. Più di quanrant'anni sono passati e il ricordo dei morti è ancora sospeso sulla valle. Anche se i fatti di quella terribile notte diventano sempre più lontani, quel passato resta inciso sulla pelle di chi l'ha vissuto. Come Mauro Corona, lo scrittore-alpinista di Erto; e come i personaggi di questo testo inedito. All'osteria del Gallo Cedrone sei uomini si ritrovano a discutere fuori dai denti, tra un bicchiere di vino e l'altro, sulle responsabilità della tragedia; sul dopo Vajont, su chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso. Dalle loro parole ruvide e coinvolte emergono accuse, notizie, fatti.
PERCHE' ACQUISTARLO: Riporta la discussione tra alcuni superstiti del Vajont, quarant'anni dopo la tragedia
PERCHE' NON ACQUISTARLO: Non aggiunge nulla a quello che già si sa del vajont
Vajont: quelli del dopo
Il canto delle manére
La manéra è la scure dei boscaioli di Erto. Nessuno come Santo della Val, che abbiamo già incontrato in Storia di Neve, ne conosce il filo della lama, l'equilibrio del manico, nessuno come lui sa ascoltare il canto che si alza dalle manére quando i boscaioli entrano a far legna nei boschi. Santo è il migliore tra di loro, il bosco è la sua vita, ma la violenza del sangue lo costringe alla fuga dal paese per cercare fortuna tra le ricche foreste dell'Austria. Nuovi amici e nuovi amori, pentimenti e bramosie dell'animo, finché Santo, dopo l'eccezionale incontro con il grande scrittore Hugo von Hofmannsthal, sentirà imperioso il richiamo della propria terra.
PERCHE' ACQUISTARLO: Racconto dei boscaioli nella zona del Vaiont ai primi del 900.
PERCHE' NON ACQUISTARLO: A tratti troppo forzato
Il canto delle manére
Storia di Neve
Neve Corona Menin, l'unica bambina nata nel gelido inverno del 1919, è una creatura speciale. Tutti lo capiscono quando, con il semplice tocco della sua mano, alcuni compaesani in punto di morte guariscono miracolosamente. In effetti Neve altro non è che la parte buona della strega Melissa - guardiana di un raccapricciante inferno di ghiaccio -, tornata sulla Terra per riparare i torti commessi in vita. Il padre di Neve però non tarda a vedere in questo dono misterioso un'occasione per arricchirsi e organizza insieme ad altri cinici compari una serie di finti miracoli, che attirano schiere di malati pronti a pagare pur di ottenere la grazia dalla piccola santa e innescano una spirale inarrestabile di ricatti, violenza e delitti...
PERCHE' ACQUISTARLO: Libro pieno di intrecci, una storia grottesca, cruda, incalzante
PERCHE' NON ACQUISTARLO: Un'apoteosi di morti macabre, violenze, odio e falsità
Storia di Neve
La voce degli uomini freddi
C'è un popolo che vive di stenti in una terra ostile. Una terra in cui nevica sempre, anche d'estate, le valanghe incombono dalle giogaie dei monti e le api sono bianche. E gli uomini hanno la carnagione pallida, il carattere chiuso, le parole congelate in bocca. Però è gente capace di riconoscenza, di solidarietà silenziosa, uomini e donne con un istinto operoso che li fa resistere senza lamentarsi, anzi, addirittura lavorare con creativa alacrità, con una fierezza gioiosa, talvolta, pronti a godere dei rari momenti di requie, della bellezza severa del paesaggio, della voce allegra del loro "campo liquido", il torrente che, scorrendo sul fondo della valle, dà impulso a segherie e mulini
PERCHE' ACQUISTARLO: Triste ed evocativo di atmosfere magiche
PERCHE' NON ACQUISTARLO: Scontato e banale
La voce degli uomini freddi