Olivetti, una storia di progresso tutta italiana
Aggiornato il 07 Dicembre 2022
Sicuramente le avventure informatiche dell'Olivetti hanno attraversato il secolo scorso per offrirci non solo delle ottime macchine ma anche un vero e proprio modello di azienda progressista. Camillo Olivetti fonda a Ivrea, vicino a Torino la C. Olivetti & C. il 29 ottobre 1908. Si tratta del primo produttore italiano di macchine da scrivere. L'officina di 500 m² consente la produzione di 80 macchine al mese. Così nel 1911 la prima macchina da scrivere, la M1, viene messa in mostra all'esposizione universale di Torino.
Negli anni seguenti, l'azienda cresce rapidamente grazie al boom della macchina da scrivere che attraversa l'Europa. Nel frattempo l'offerta si diversifica con il primo modello di macchina da scrivere portatile, le calcolatrici e altre apparecchiature da ufficio. Infatti, nel 1930, l'azienda diventa famosa in tutto il mondo. Nel frattempo le macchine iniziano a diventare elettriche. Grazie al figlio Adriano che prende le redini nel 1933, l''espansione commerciale dell'azienda è garantita dallo sforzo tecnologico e dalla qualità delle macchine.
È l'epoca del design industriale italiano che inizia a segnare lo stile del marchio. Infatti, nel 1956, Ettore Sottsass diviene consulente di design per la ditta di Ivrea e lavora ai suoi primi progetti di ufficio e macchine da scrivere. I sucessivi anni '50 sono caratterizzati da un periodo di straordinaria crescita. La Olivetti mette in produzione la celebre calcolatrice simbolo del marchio Divisumma 24, che supererà il milione di copie vendute nel 1967. Dopo l'acquisizione dell'americana Underwood,l'azienda italiana capì l'importanza dell'emergere dell'elettronica. Il 1959 vede così la nascita del primo computer elettronico italiano l'Elea 9003.
Dopo la scomparsa di Adriano, la ditta di Ivrea affronta negli anni '60 una serie di difficoltà finanziarie. Anche se si decide di vendere la divisione elettronica l'azienda continua il suo impegno in questo ambito. Infatti, nel 1965, viene messo in vendita il computer desktop Programma 101 considerato come l'antenato del personal computer. Nel 1978, Carlo De Benedetti investe in Olivetti e accelera il passaggio verso l'elettronica e il computer.
Così nel 1978 arriva nei negozi la prima macchina da scrivere elettronica la ET 101 seguita nel 1982 dal primo personal computer M20. La macchina avrebbe dovuto fare concorrenza al PC dell'IBM ma a causa dell'incompatibilità fra i due sistemi operativi venne presto soppiantata dall'M24. Per saperne di più sull'affascinante storia di quest'azienda modello ecco 10 testi per immaginare e progettare una società diversa, migliore.
Il cammino delle comunità
Adriano Olivetti riassume l'esperienza delle prime Comunità, guidata dalla fiducia nelle possibilità umane e nel dialogo sempre vivo tra tecnica e cultura.
Il cammino delle comunità
Adriano Olivetti. La biografia
Industriale coraggioso, intellettuale fuori dagli schemi, editore, politico, urbanista, innovatore delle scienze sociali: quella di Adriano Olivetti è una storia straordinaria che, partendo dalla fabbrica, giunge a un progetto di rinnovamento integrale della società.
In evidenza: Intreccio fra i tratti più intimi e il racconto familiare
Adriano Olivetti. La biografia
Ai lavoratori
"Può l'industria darsi dei fini? Si trovano questi soltanto nell'indice dei profitti? Non vi è al di là del ritmo apparente qualcosa di più affascinante, una destinazione, una vocazione anche nella vita di una fabbrica?" Così si rivolgeva agli operai Adriano Olivetti il giorno dell'inaugurazione del nuovo stabilimento di Pozzuoli.
In evidenza: narrazione emotivamente coinvolgente
Ai lavoratori
La concreta utopia di Adriano Olivetti
Imprenditore illuminato, "utopista tecnicamente provveduto", sindaco e deputato al Parlamento, Adriano Olivetti (1901-1960) è stato uno degli italiani più originali e lucidi del Novecento. Idealmente inserito nel solco della tradizione di un socialismo consapevole e riformista, ha intuito con anticipo la crisi dei partiti politici e dei sistemi urbani metropolitani.
In evidenza: per un industrializzazione senza disumanizzazione
La concreta utopia di Adriano Olivetti
L'Italia di Adriano Olivetti
C'è stato un tempo in cui agli scrittori veniva offerto di diventare amministratori delegati di una multinazionale con decine di migliaia di lavoratori. C'è stato un tempo in cui in una cittadina all'imbocco della Valle d'Aosta un'azienda accoglieva giornalisti, poeti, architetti, psicologi e sociologi per immaginare e progettare una società diversa, migliore.
In evidenza: Come Olivetti immaginava l'Italia
L'Italia di Adriano Olivetti
Adriano Olivetti. L'industriale del popolo.
Storie di uomini e donne che hanno cambiato il mondo.
Facili da leggere, difficili da dimenticare.
Non noiose biografie, ma veri racconti: storie affascinanti, sorprendenti, a volte spaventose, altre imprevedibili. Un mix di avventura ed emozione. Per scoprire così le figure intramontabili della storia.
A narrare la vita di ciascun personaggio è la voce dei migliori autori per ragazzi, con parole semplici e immediate. Capitoli illustrati, per affrontare da soli le prime letture strutturate. O da ascoltare e abituarsi così a seguire una storia articolata.
In evidenza: edizione per ragazzi
Adriano Olivetti. L'industriale del popolo. Ediz. a colori
Olivetti. Una storia breve. Ediz. illustrata
Questo libro è la storia troppo breve di un sogno: una sorta di narrazione, per chi vuole ancora stupirsi di come sia stato possibile, in una piccola città del verde Canavese, veder sbocciare agli inizi del Novecento un virgulto diventato poi una frondosa pianta: la Olivetti. Una storia scritta con il senso dell'appartenenza a una grande famiglia che condivide gli stessi valori e che desidera trasmettere alle generazioni future quello che comunemente viene chiamato il "modello Olivetti"
In evidenza: L'uomo al centro del sistema produttivo
Olivetti. Una storia breve. Ediz. illustrata
Capitalismo predatore. Come gli USA fermarono i progetti di Mattei e Olivetti e normalizzarono l'Italia
Enrico Mattei e Adriano Olivetti davano fastidio agli stati uniti. Andavano fermati. Il primo insidiava il monopolio delle "Sette sorelle" sul petrolio. Il secondo non solo proponeva un nuovo modello sociale - immaginando un'impresa che facesse proprie le istanze del bene comune - ma aveva portato l'azienda di Ivrea ad essere protagonista nelle ricerche sui calcolatori. L'eredità di Mattei e Olivetti è stata gettata alle ortiche e dissipata nella lunga sbornia liberista che ha attraversato il Paese.
In evidenza: per fare chiarezza sulle ragioni del declino italiano
Capitalismo predatore: Come gli USA fermarono i progetti di Matteotti ...
La letteratura al tempo di Adriano Olivetti
Un capitolo importante nella storia della letteratura italiana; un mondo di relazioni, influenze e suggestioni artistiche da conoscere ed esplorare; i protagonisti di una prolifica e controversa stagione letteraria a confronto con le sfide e le domande suscitate dall'esperienza olivettiana: la letteratura al tempo di Adriano Olivetti.
In evidenza: per gli amanti della letteratura
La letteratura al tempo di Adriano Olivetti
Città dell'uomo
Nel gennaio 1960, poche settimane prima di morire e nel pieno dello slancio creativo, Adriano Olivetti pubblicava la prima edizione di "Città dell'uomo", il suo volume più celebre destinato a diventare un testamento spirituale. Gli scritti e i discorsi raccolti nell'antologia, riproposta oggi in una nuova edizione accresciuta, trasmettono ancora intatta e fortissima la passione civile, a tratti mistica, che li ispirò. Ciò che emerge da queste pagine non è un'idea vagheggiata e astratta di convivenza civile, ma la ricerca attiva e inquieta di un'autentica città dell'uomo, di una società fondata sul rispetto dei valori dello spirito, della scienza e degli ideali inalienabili di giustizia e dignità, perseguiti lontano da ogni retorica, rimanendo vicino al nucleo più intimo e insieme universale dell'uomo.
In evidenza: Il testamento spirituale di Adriano Olivetti
Città dell'uomo