Virginia Woolf, i 10 libri più belli di sempre
Aggiornato il 17 Marzo 2023
Nonostante la sua scomparsa avvenuta il 28 marzo del 1941 Virginia Woolf continua ad essere una delle scrittrici più influenti della letteratura. Infatti, nel corso della sua carriera la Woolf ha pubblicato otto romanzi più uno postumo e numerosi racconti che hanno contribuito a rinnovare lo stile e la lingua inglesi. Nata con il nome di Adeline Virginia Stephen, grazie alla sua capacità di analizzare i difetti della società, sopratutto la condizione subalterna della donna in un mondo maschilista, è diventata ben presto una delle più famose paladine del femminismo.
Figlia del filosofo e scrittore Sir Leslie Stephen, Virginia è stata segnata in giovane età dagli insegnamenti eruditi ed austeri del padre che hanno incoraggiato la sua curiosità intellettuale. Con la scomparsa dei genitori la scrittrice si trasferisce nel quartiere di Bloomsbury a Londra. Inizia così a frequentare il Bloomsbury Group. Si tratta di un circolo di intellettuali all'interno del quale conosce il futuro marito Leonard Woolf con il quale fonda la casa editrice Hogarth Press. Faceva parte del circolo anche Vita Sackville-West, con la quale inizierà una relazione d'amore qualche anno più tardi. Fra i capolavori che la rivelano come voce sensibile della letteratura del tempo segnaliamo “La signora Dalloway" e "Gita al faro". Pubblicati rispettivamente nel 1925 e 1927, il grande successo di pubblico arriva, però, nel 1931 con “Le Onde”.
La signora Dalloway
Un mercoledì di metà giugno del 1923 Clarissa Dalloway, moglie di un deputato conservatore alla Camera dei Lords, esce per comprare dei fiori per la festa che la sera riunirà nella sua casa una variopinta galleria di personaggi. Tra gli altri: Peter Walsh, l'amante respinto, appena tornato dall'India, e l'amica tanto amata, più di ogni uomo, Sally Seton. Per le strade di Londra passeggia anche Septimus Warren Smith, il deuteragonista del romanzo. Nulla sembra legare i due, se non la città di Londra. Clarissa ha cinquant'anni, è ricca. Septimus ne ha appena trenta, è povero e traumatizzato dall'esperienza feroce e violenta della guerra, in cui ha perduto non solo l'amico Evans, ma ogni pace. Eppure i due, senza mai incontrarsi, semplicemente sfiorando gli stessi luoghi, comunicano...
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La signora Dalloway
Una stanza tutta per sé
Splendido esempio di "saggio narrativo", "Una stanza tutta per sé affronta" - in modo ironico e pieno di vita, di ragione e senso critico nutrito dalla forza delle emozioni - il tema della creatività femminile. In toni amari e risentiti contro i privilegi maschili, Virginia Woolf esprime una genuina indignazione per il ruolo subalterno cui era costretta la donna del suo tempo, e in particolare la donna intellettuale. Lucida analisi dell'essere scrittrice in una società le cui convenzioni riducono la donna al ruolo di madre, sorella o figlia, la Woolf va alla ricerca di un punto di equilibrio interiore, di un momento di bellezza e verità assolute, intessendo un colloquio ideale con grandi scrittori.
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Una stanza tutta per sé
Le onde
Sei amici si alternano in un monologo. Nei loro soliloqui "dicono" fatti e vite, e "pensano" riflessioni e sogni: la scuola e i giochi, i segreti e gli abbandoni, le rispettive famiglie e i desideri. Le voci si confondono in un unico fiato, come un'onda che racconta l'esistenza di ciascuno dei sei, e non solo la loro. Le onde sono la forma di questo romanzo: le onde del mare, della luce, del tempo, dell'emozione, dei gesti e dei dolori.
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Le onde
Orlando
Orlando è stato scritto nel 1928 e dedicato alla poetessa (e grande giardiniera) Vita Sackville-West, di cui per un certo periodo Virginia Woolf fu amante, tanto da far dire al figlio di Vita Sackville-West che questo romanzo è «la più lunga lettera d'amore della storia». Al centro della narrazione le mirabolanti avventure di Orlando, giovane e melanconico cortigiano dell'epoca di Elisabetta I, il quale nel corso di quasi quattro secoli non solo si troverà a vivere diverse vite, in varie e suggestive epoche storiche, ma anche a cambiare sesso, diventando così una donna, dopo un sonno di sette giorni consecutivi, in quel di Istanbul.
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Orlando
Gita al faro
In una sera del settembre del 1914, la famiglia Ramsay, in vacanza in una delle isole Ebridi, decide di fare l'indomani una gita al faro con alcuni amici. Per James, il figlio più piccolo, quel luogo è una meta di sogno, densa di significati e di misteri. La gita viene però rimandata per il maltempo. Passano dieci anni, la casa va in rovina, molti membri della famiglia sono morti. I Ramsey sopravvissuti riescono a fare la gita al faro, mentre una delle antiche ospiti finisce un quadro iniziato dieci anni prima. Passato e presente si intrecciano, il tempo assume un diverso significato.
In evidenza: Introduzione di Attilio Bertolucci.
Gita al faro. Ediz. integrale
Gli anni
Fu solo nel 1937 che il pubblico poté leggere "Gli anni", la cronaca della storia di una famiglia della upper middle class inglese, i Pargiter, dal 1880 ai primi anni trenta. Era dal 1931 che la Hogarth Press, la casa editrice dei coniugi Woolf, non dava alle stampe un romanzo di Virginia. Gli anni fu quello di maggior successo, l'unico che entrò nella classifica del "New York Times" dei libri più venduti.
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Gli anni
Le tre ghinee
"Le tre ghinee" è stato scritto nell'inverno 1937-1938 mentre la guerra stava per diventare una dolorosa realtà. Virginia Woolf immagina di ricevere tre lettere che contengono una richiesta in denaro per tre cause: la prevenzione della guerra, una università femminile e un'assistenza alle donne che vogliono esercitare una professione. Nelle immaginarie risposte l'autrice dimostra come le tre cause siano identiche e inseparabili; come alla radice di tutto ci sia il potere garantito dalla violenza, uno stesso meccanismo che produce il patriarcato e il fascismo, che fa l'uomo protagonista di un contesto sociale e isola la donna nella sfera privata, alienando entrambi.
In evidenza: Fra i più apprezzati
Le tre ghinee
Jane Austen
Celebre e lucida critica letteraria, Virginia Woolf ha analizzato le opere e il pensiero di molti scrittori e scrittrici suoi predecessori. Tra questi, si è soffermata in particolare sui romanzi di Jane Austen, sui loro pregi e sui loro difetti, tenendo conto del clima sociale in cui erano stati concepiti, e distanziandosi dalla critica contemporanea nel comprenderne la portata rivoluzionaria.
In evidenza: dedicato all'autrice di "Orgoglio e pregiudìzio"
Le meilleur de Jane Austen: Préface de Virginia Woolf, inclus une biog...
La crociera
E' il primo romanzo che Virginia Woolf scrisse. Lo pubblicò nel 1913: aveva trentun anni. E' una vicenda d'amore e di morte, sviluppata fuori dai canoni del tardo romanticismo. Rachel e Terence, i due innamorati, si rincorrono, attratti in una sorta di aereo campo magnetico, quasi senza sfiorarsi. E l'amore, per loro, è un anelito al possesso che non si soddisfa mai; o una rete nella quale si trovano impigliati per il bisogno di scoprire la loro più autentica realtà spirituale. Per uno strano presagio, la Woolf attibuirà a Rachel, nella trance della morte, l'incubo di un annegamento. Nel 1941 fu la Woolf che si suicidò gettandosi nelle acque del fiume Ouse.
In evidenza: Misterioso come una leggenda
La crociera
Consigli a un aspirante scrittore
Una scrittrice straordinariamente prolifica, uno dei circoli letterari più esclusivi del Novecento, un diario che annota fedelmente opinioni, sensazioni, pensieri sui propri libri e su quelli degli altri, sugli autori classici e sugli amici più cari. Da questa miscela, che non ha avuto uguali nella storia letteraria, sgorga un flusso inarrestabile di domande e risposte, preziose e sorprendenti. Virginia Woolf si muove, con il suo stile inimitabile, tra conferenze, saggi e illuminanti pagine di diario, spiegando con limpida chiarezza un classico, stroncando James Joyce e forse Ernest Hemingway, riflettendo sulle strategie migliori per costruire un personaggio o per descrivere un paesaggio.
In evidenza: il ritratto di una donna libera
Consigli a un aspirante scrittore