Imparare a dire di no con un libro, uno dei testi più letti di Zelda was a writer
Aggiornato il 27 Febbraio 2025di Martina Valzura

Zelda was a Writer è lo pseudonimo di Camilla Ronzullo, una giornalista, scrittrice e illustratrice italiana nata a Milano alla fine degli anni Settanta. Scrive libri che spaziano tra narrativa, manuali creativi e saggi. La sua scrittura è caratterizzata da un approccio creativo e innovativo, spesso integrando parole e immagini in modo unico. Famosa per il suo linguaggio ironico e intelligente, i suoi testi sono accessibili e coinvolgenti per il lettore.
Tra le pagine dei suoi libri possiamo leggere di temi legati alla sfera emotiva e personale come le relazioni personali e familiari, la creatività e l'immaginazione, l'autolegittimazione e l'empowerment, ma anche di cultura e società contemporanea. In generale, la sua scrittura è un invito a esplorare la propria creatività e a riflettere su aspetti della vita quotidiana con un approccio fresco e originale.
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I no che non dici agli altri sono quelli che imponi a te stessa

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Condizionata anche da tutti i sì delle generazioni di donne che l'hanno preceduta, l'autrice di queste pagine a dire di no fa una fatica tremenda. Come si fa a dire di no a al padre che si adora? O al nuovo incarico che arriva dal datore di lavoro, anche se paga costantemente in ritardo? All'alba dei quarant'anni, con molte letture alle spalle, Zelda was a Writer ha capito che dire sì a qualcosa o qualcuno che non desideriamo significa morire un po'. Che dire no, a volte, spalanca le porte e salva la vita. Bisogna solo avere il coraggio di farlo. Attraverso aneddoti tratti dalla sua esperienza e da straordinarie pagine di autori letterari – da Cassola a Calvino, Joan Didion, Naomi Wolf –, Zelda riflette sui nostri tempi, sui sì e sui no che stanno dietro a fenomeni come il ghosting, il breadcrumbing o il quiet quitting, alle aspettative verso chi costruisce una propria immagine pubblica sui social, al rapporto femminile col corpo e con la bellezza e alla paura di invecchiare. Con ironia e intelligenza, l'autrice ci accompagna nella vibrante cavalcata che l'ha condotta verso il traguardo dell'autolegittimazione. E come nelle migliori avventure, i suoi no risuonano tra le righe e il suo viaggio diventa magicamente quello di tutte e tutti noi.


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