John Boyne: i libri da leggere dell'autore di Il bambino con il pigiama a righe
Aggiornato il 29 Maggio 2024di Sara Susani
John Boyne è uno degli autori contemporanei più amati e apprezzati a livello internazionale. La sua produzione letteraria spazia tra vari generi e tematiche, riuscendo a catturare l'interesse di lettori di tutte le età. Conosciuto principalmente per il suo romanzo "Il bambino con il pigiama a righe", Boyne ha saputo costruire una carriera ricca e variegata, caratterizzata da un'attenzione particolare alla complessità dei personaggi e alla profondità delle storie raccontate. Questo articolo si propone di esplorare i libri di John Boyne, offrendo una panoramica sulla sua vita, il suo stile di scrittura, e i suoi titoli più celebri, per guidare i lettori alla scoperta di uno scrittore che ha molto da offrire.
I più bei libri di John Boyne
Che si tratti di narrativa storica, contemporanea o di romanzi per giovani lettori, Boyne ha dimostrato di sapere come catturare l'attenzione e il cuore del suo pubblico. Qui trovi una lista di 5 libri che non puoi perderti.
Il bambino con il pigiama a righe
Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.
Il bambino con il pigiama a righe
Resta dove sei e poi vai
Londra, 1914. Alfie ha solo cinque anni quando in Europa esplode la Grande Guerra e suo padre, come tanti giovani patrioti, parte per il fronte. La guerra, però, non si combatte solo nelle trincee: anche chi resta a casa affronta quotidianamente difficoltà enormi, cercando di procurarsi cibo e denaro per l'affitto, vivendo nel terrore di una visita dell'ufficiale che porti notizie devastanti su un padre, un fratello o un figlio caduti in battaglia. Alfie si rifiuta di credere che il destino di suo padre possa essere segnato, ma le lettere dall'uomo, prima regolari e piene di speranza, diventano sempre più rare e cupe, fino a cessare del tutto. Determinato a contribuire in qualche modo, Alfie lascia la scuola e comincia a lavorare come lustrascarpe alla stazione. Ed è proprio grazie a uno dei suoi clienti che scopre dove si trova suo padre...
Resta dove sei e poi vai
Il palazzo degli incontri
Russia, 1915. Georgij Jachmenev, un sedicenne figlio di un contadino, salva un membro della famiglia imperiale da un attentato. Questo atto eroico gli vale la posizione di guardia del corpo di Aleksej Romanov, l'unico figlio maschio dello zar Nicola II, destinato a ereditare il trono. Nei sontuosi corridoi del Palazzo d’Inverno, Georgij assiste ai presagi della disfatta che presto travolgerà il regime zarista. In questo contesto, incontra l'amore della sua vita. Più di mezzo secolo dopo, mentre lei sta morendo in un ospedale di Londra, Georgij riflette sul loro amore indissolubile, segnato dall'esperienza dell'esilio e dal peso di un segreto mai rivelato. Questo romanzo porta il lettore al centro di uno dei misteri più sconvolgenti del Ventesimo secolo: il destino dei Romanov.
Il palazzo degli incontri
La casa dei fantasmi
"Se mio padre è morto la colpa è di Charles Dickens." La vita di Eliza Caine cambia radicalmente in una sola settimana. Giovane donna beneducata e di carattere, Eliza è amante dei buoni libri e appartiene a una famiglia modesta ma rispettabile. Un'infreddatura le porta via il padre che, nonostante una brutta tosse, insiste per assistere a una lettura pubblica del celebre scrittore inglese in una piovosa sera londinese. Disperata per la morte del genitore, Eliza risponde d'impulso a un annuncio misterioso che la conduce nel Norfolk, a Gaudlin Hall. Qui, diventa l'istitutrice di Isabella ed Eustace, due bambini deliziosi ma elusivi.
A Gaudlin Hall, la grande casa sembra priva di adulti, con i genitori dei piccoli Westerley assenti a causa di una terribile storia di abusi, ossessioni e gelosie. Tuttavia, non è il silenzio a regnare nelle stanze vuote della villa. Un'entità feroce e spietata spadroneggia nei grandi ambienti, decisa a imporsi sulla nuova arrivata per impedirle di occuparsi dei bambini. Eliza si trova così a dover affrontare una presenza minacciosa e a proteggere Isabella ed Eustace da un pericolo invisibile ma palpabile.
La casa dei fantasmi
Nessun luogo è più casa
La signora Gretel Fernsby, a novantun anni, vive in un bellissimo appartamento londinese con vista su Hyde Park. Nonostante la sua età avanzata, Gretel mantiene una lingua vivace e tagliente. I suoi giorni sono tranquilli e sereni, un contrasto marcato con il suo passato segnato dall’orrore della Germania nazista, visto con i suoi occhi di bambina. A dodici anni, scappò da una Berlino devastata, ma di quel periodo e dei motivi della fuga non parla mai. Anche il difficile dopoguerra trascorso a Parigi con la madre è un capitolo che preferisce tenere chiuso. Soprattutto, non menziona mai il fratellino Bruno né il padre, un ufficiale in comando di uno dei campi di sterminio più famigerati del Reich. I ricordi, tuttavia, continuano a bruciare, alimentati dalla paura che qualcuno scopra la verità e dal rimorso per un passato che non può essere cambiato.
Quando una giovane coppia si trasferisce nell’appartamento sotto il suo, la signora Fernsby, nonostante la riservatezza imposta a se stessa, stringe amicizia con il loro figlio Henry, un ragazzo taciturno e appassionato di romanzi d’avventura. Ben presto, Gretel comprende che la madre di Henry è una donna spaventata, legata a un uomo dispotico e violento. Davanti a questa nuova violenza, Gretel si trova a un bivio. Da bambina non aveva saputo combattere, ma ora la vita le offre un’opportunità di espiazione: aiutare un ragazzino innocente che si fida di lei, proprio come suo fratello Bruno. È un'occasione per fare un gesto generoso che potrebbe demolire il castello di bugie in cui ha vissuto e richiede un coraggio immenso per affrontare i propri demoni e offrire una possibilità di salvezza al giovane Henry.
Nessun luogo è più casa
Chi è John Boyne
John Boyne nasce a Dublino, in Irlanda, il 30 aprile 1971. La sua passione per la scrittura emerge fin da giovane, e lo porta a studiare Letteratura Inglese al Trinity College di Dublino, seguita da un corso di scrittura creativa all'Università dell'East Anglia, dove riceve una borsa di studio Curtis Brown. Il percorso formativo di Boyne è stato decisivo per affinare le sue capacità narrative e per consolidare una carriera letteraria di successo.
Boyne ha esordito nel mondo della narrativa con il romanzo "The Thief of Time" nel 2000, ma è con "Il bambino con il pigiama a righe" (2006) che ha raggiunto la fama mondiale. Questo libro, tradotto in oltre 50 lingue, ha venduto milioni di copie e ha ispirato un adattamento cinematografico di grande successo. La sua carriera, tuttavia, non si limita a questo titolo. Boyne ha scritto numerosi romanzi sia per adulti che per giovani lettori, dimostrando una straordinaria versatilità e una capacità unica di esplorare temi complessi attraverso una narrativa coinvolgente e accessibile.
Che tipo di libri scrive John Boyne
John Boyne è noto per la sua abilità nel creare storie che esplorano le dinamiche umane e i dilemmi morali. I suoi libri spesso affrontano temi profondi come l'innocenza, la colpa, la redenzione e la perdita, presentando personaggi ricchi e sfaccettati che restano impressi nella mente del lettore. La sua scrittura è caratterizzata da una prosa fluida e evocativa, che riesce a rendere vivide le ambientazioni e a dare vita a emozioni intense.
Un elemento distintivo dei libri di Boyne è la sua capacità di fondere la narrativa storica con trame avvincenti. Questo è evidente in romanzi come "Il bambino con il pigiama a righe", ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e "Il fiume nero dell’anima", che esplora le conseguenze dell'Olocausto. Boyne riesce a trattare questi temi con grande sensibilità e rispetto, senza mai cadere nel sensazionalismo.
Oltre alla narrativa storica, Boyne ha scritto romanzi contemporanei che affrontano temi attuali come la sessualità, l'identità e la famiglia. Boyne non teme di affrontare argomenti difficili e controversi, e lo fa con un'onestà e una profondità che rendono le sue opere estremamente rilevanti e toccanti.