Camminare che passione, i libri pensati per chi ama il turismo lento
Aggiornato il 13 Febbraio 2023
Scoprire territori nuovi, attraversandoli a piedi e vivendo tante esperienze senza allontanarsi troppo da casa. È il fascino del turismo lento: fare lunghe camminate è una passione che sta conquistando molte persone. Anche se non fa bruciare troppe calorie, fa altrettanto bene. Si tratta di un vero e proprio viaggio, una scoperta che di cui beneficia la mente oltre al corpo. La scorsa estate in tanti hanno scelto i cammini e le vie di fede in territorio italiano. Questa tendenza, conseguenza della pandemia, è stata una delle poche cose positive del periodo Covid.
Sono cresciuti i cammini in Italia con incrementi consistenti di presenze. La Via Francigena, ad esempio, è molto apprezzata per i suoi percorsi che si possono suddividere anche in tratti brevi che attraversano il territorio di una o due regioni. E ancora la Via degli Dei, che collega Bologna a Firenze. Il Cammino delle Terre Mutate, 250 chilometri di itinerari da Fabriano a L’Aquila, percorribili sia a piedi che in bicicletta. Il Cammino dei Briganti, percorso ideale per chi vuole vivere l'anima autentica dell’Appennino, è un anello di cento chilometri divisi in sette tappe tra Lazio e Abruzzo.
I Cammini più frequentati in Italia
Il Cammino di Dante conduce sulle orme del Poeta tra Ravenna e Firenze in un reticolo di percorsi e cammini che valorizzano le terre dell’Appennino Tosco Romagnolo. Inserito anche nell’elenco dei Best in Travel 2021 della Lonely Planet, è l’esempio perfetto del turismo lento grazie anche alla sua vocazione alla sostenibilità. Non è un caso, dunque, che proprio di recente tramite una consultazione pubblica dell’Agenzia del Demanio è stata messa a bando in tre anni la gestione di 300 immobili pubblici situati lungo i più suggestivi “Cammini e Percorsi” della penisola. Grazie ad imprese, cooperative e associazioni non profit questi immobili potranno essere recuperati per andare ad arricchire l’offerta lungo cammini e percorsi ciclopedonali o storico-religiosi.
Per coloro che amano camminare nella splendida natura del nostro paese o che lo fanno in qualsiasi viaggio e per tutti coloro che più in generale si godono il piacere di quello che è uno dei gesti fondamentali dell’uomo, ecco di seguito alcuni consigli sui libri dedicati all’argomento.
Camminare - Thoureau
Henry David Thoreau filosofo, scrittore e poeta statunitense ottocentesco, influenzò moltissime persone tra cui Gandhi, Martin Luther King e gli scrittori della Beat Generation. È principalmente noto per lo scritto autobiografico “Walden ovvero Vita nei boschi”, una riflessione sul rapporto dell'uomo con la natura, e per il celebre saggio “Disobbedienza civile”. Il testo “Camminare” è un saggio breve e folgorante, profetico, in cui il maestro mette in guardia dai pericoli della civiltà industriale. Un libro che individua nella natura selvaggia la vera patria dell’uomo e nel vagabondare per boschi la salvezza spirituale.
Camminare
Camminare. Un gesto sovversivo - Erling Kagge
L’esploratore norvegese Erlin Kagge è stato il primo uomo che ha raggiunto il Polo Nord senza cani, slitte o un team. E anche il primo che ha completato la sfida dei tre poli (Polo Nord, Polo Sud ed Everest. Ma non c’è bisogno di essere atleti professionisti e compiere imprese del genere per fare la rivoluzione. Perché in realtà è alla portata di chiunque. Basta decidere di rinunciare a qualche comodità e spostarsi a piedi ogni volta che è possibile. Anche in città, anche nel quotidiano. Sottrarsi alla tirannia della velocità significa dilatare la meraviglia di ogni istante e restituire intensità alla vita. Chi cammina gode di migliore salute, ha una memoria più efficiente, è più creativo. Soprattutto, chi cammina sa far tesoro del silenzio e trasformare la più semplice esperienza in un’avventura indimenticabile.
Camminare. Un gesto sovversivo
Camminare può cambiarci la vita - Shane O’Mara
Questo piccolo manuale tecnico scientifico è utile per capire l’evoluzione dell’uomo attraverso l’attività del camminare. L’autore afferma che camminare è la medicina di cui tutti abbiamo bisogno, da assumere a dosi regolari, grandi e piccole, un giorno si e l'altro pure. È il superpotere che fa bene al corpo e allo spirito. Perché camminare non solo ci rende più sani ma può anche aiutarci a diventare esseri umani migliori. Shane O’Mara è un neuroscienziato che per passione passeggia ogni giorno, e spiega perché sarebbe il caso di ricominciare a fare affidamento sulle nostre gambe: per essere più in forma ma non solo, anche per essere più creativi e più aperti ad accettare le idee e i punti di vista degli altri.
Camminare può cambiarci la vita
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